Oggi vi porto in un luogo magico ed incantevole, un luogo che è riuscito a segnare il giorno di Pasqua come uno dei più belli mai passati in vita mia. Ho soggiornato a Montecatini Terme per il week end pasquale, concedendomi un meritato relax tra Terme e passeggiate sotto il primo sole primaverile, un vero toccasana per staccare dalla routine! Domenica mattina, era possibile visitare uno dei più famosi stabilimenti termali, situato in viale Verdi, in pieno centro di Montecatini. Nello stabilimento si possono trovare acque dalle diverse proprietà minerali e curative. Le varie sorgenti sono denominate come: Rinfresco, Leopoldina, Regina e Tettuccio. Sapete perchè si chiama proprio Tettuccio? Perchè la prima sorgente era appunto coperta da una tettoia.

L’edificio è stato realizzato su progetto dell’architetto Gaspero Maria Paoletti tra il 1779 e il 1781.
Si possono notare subito elementi caratterizzanti ed estremamente particolari come il portale in bugnato di grande effetto scenografico. Grazie ad un successivo intervento di ristrutturazione, fù reso all’interno il puro concetto terme romane, che aprirono ufficialmente al pubblico in questa veste nel 1928. L’elemento caratteristico dell’intero edificio è una fonte a forma di conchiglia in granito, sorretta da un gruppo bronzeo di figure marine. L’acqua termale che sgorga dalla fonte è raccolta interamente in una piscina con parapetto ornato da cavallucci marini e ai suoi lati, erge un colonnato a semicerchio che evidenzia l’iscrizione “BALSAMO CHE TOLTO VIEN DI SOTTERRA E S’APRE AL CHIARO GIORNO”. Lo stabilimento si trova circondato da un’immenso parco ricco vegetazione quali cedri del Libano, palme, sequoie, acacie, allori, glicini pini e tigli. Ed è ornato da imponenti colonnati, tribune, esedre, fontane e grandi aiuole fiorite. Il monumentale ingresso alle terme è protetto da una grande cancellata e da un’ampia tettoia in ferro battuto e vetrate policrome.Sulla sommità del prospetto principale sono collocate quattro grandi statue in marmo di Carrara, scolpite da Corrado Vigni, che rappresentano: la Sorgente; la Medicina; l’Igiene; la Salute. I fastosi elementi decorativi della facciata sono stati realizzati da Aristide Aloisi.