CASINA DELLE CIVETTE DI VILLA TORLONIA | ROMA

Oggi vi porto a Casina delle Civette, nel pieno del verde di Villa Torlonia, uno dei polmoni verdi più importanti di Roma. Si tratta di una ex residenza della famiglia Torlonia trasformata oggi in un museo. Deve il suo nome dall’elevata presenza di decorazioni a forma di civette sia dentro che fuori la struttura. Nell’Ottocento era conosciuta come Capanna Svizzera per l’aspetto rustico simile a quello di un rifugio alpino o di uno chalet svizzero.

La casina è stata ideata dall’architetto Giuseppe Jappelli, su incarico di Alessandro Torlonia. Inizialmente si presentava come una casina rustica, caratterizzata da un rivestimento in tufo e interni dipinti a tempera. Nel 1908, suo nipote Giovanni Torlonia, affidò i lavori di trasformazione da capanna svizzera a villaggio medievale, dove proprio lui ci visse fino alla sua morte nel 1938: furono aggiunte finestre, porticati, tantissime decorazioni e vetrate colorate. Su queste vetrate si possono osservare elementi come fate, cigni, migratori, pavoni, rose, nastri e farfalle. Nel 1916 iniziano ad apparire nelle decorazioni anche le civette, che inizialmente erano solo due, successivamente divenne un elemento continuo quasi ossessivo in tutta la casa, sia dentro che fuori. L’elemento della civetta è poi contornato da moltissimi inserimenti a in stile liberty, quali forme di fiori e piante stilizzate. Importante è anche la presenza di maioliche decorate dai più grandi maestri della ceramica, come Richard Ginori, Cantagalli e Villeroy & Boch.

Durante la seconda guerra mondiale la casina passò un lungo e triste periodo buio: inizialmente occupata dalle truppe anglo-americane che la semidistrussero, successivamente vittima di atti di vandalismo tra cui un grande incendio nel 1991. Dal 1992 però, il Comune di Roma la portò al suo aspetto attuale con un importante lavoro di ristrutturazione.

Attraversare le diverse stanze della casina sono un’esperienza davvero particolare e mistica, si possono trovare numerose decorazioni a stucco di rilievo rappresentanti scene davvero singolari. Nella Stanza delle rondini ad esempio, negli angoli in alto delle pareti vi sono dei nidi di rondine con le varie fasi della vita delle rondini: il corteggiamento e l’innamoramento, il nutrimento, la cova e la nascita. Oppure nel Salottino dei Satiri, dove si possono osservare tralci d’edera sulle pareti, otto satiri nell’occhialone della lanterna e due lumache sulle cornici.

Il percordo Museale di Casina delle Civette è formato da piano terra, dove si possono osservare tutte le stanze come La Sala, Stanza del Chiodo, Stanza delle Civette, Sala da pranzo e la Stanza dei Trifogli. Per poi passare successivamente al primo piano e visitare il Salottino delle ventiquattro ore, il Bagno del principe, la Camera da letto, il Balcone delle rose, il Salottino dei satiri, la Stanza delle rondini, Stanza dei ciclamini e la Stanza della Torretta.

 

Fino al 27 Settembre 2020, per chi è di Roma o ha intenzione di visitarla, Casina delle Civette di Villa Torlonia ospita una mostra dedicata a Guerrino Tramonti, dove le opere in ceramica, i dipinti e gli arazzi dell’artista – circa 50 quelle esposte – dialogano con le decorazioni delle sale del Museo.

 

 

 

 

 

 

 

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