Ultimamente la vedo fotografata ovunque, sopratutto su Instagram. Sembra essere diventata una di quelle mete must per l’estate del 2018. In realtà, l’isola di Procida, significa per me l’appuntamento che ogni anno mi vede fare una bellissima gita in barca in compagnia della famiglia della mia migliore amica, la famiglia che sento anche un po mia! Ogni anno diventa sempre più bello e mai scontato, per questo ho finalmente deciso di raccontarvi Procida come il posto che dovreste vedere assolutamente se vi trovate in Campania o state facendo un tour del Golfo di Napoli, sopratutto se avete la possibilità di godervela in barca. Procida è un’isola che si trova a pochi km da Ischia e Sorrento, altre due isole frequentatissime e molto gettonate ma che non hanno nulla da togliere a questa meraviglia.
Procida è una cartolina. La si vede già dall’orizzonte e si inizia a fotografarla in ogni modo possibile. Sarà per la magia delle “case colorate”, ovvero una grande testimonianza dell’architettura mediterranea. Secondo me. invece, è solo l’irrefrenabile voglia di immortalare un paesaggio senza tempo, fermo di almeno un centinaio d’anni, fatto di una realtà pura e semplice, non ancora troppo turistica. E’ infatti per questo il motivo per cui consiglio di visitarla al più presto, prima che perda quella purezza che solo un flotta di turisti in massa ed attività mangiasoldi sarebbe capace di fare.
A Procida si arriva in pochissimo tempo di aliscafo, noi partiamo sempre dal porto di Bacoli, e ci impieghiamo intorno ai venti minuti di tragitto. Una volta arrivati, ci siamo goduti il paesaggio dalla barca ma rimanendo a largo, in modo da poterci rilassare e prendere il sole senza essere disturbati. Superato il pranzo, ore di riposo e tuffi nell’acqua cristallina, ci avviciniamo all’isola di Procida per scendere ed esplorare il posto. La superficie dell’isola, per quanto può sembrare ridotta, è in realtà piena di bellezze da visitare ed angoli da fotografare. Primo fra tutti il Santuario di Santa Maria delle Grazie che padroneggia tra tutte le casette colorate, una bellissima chiesa che va assolutamente visitata, è aperta tutti i giorni e al suo interno si possono ammirare ben quattro altari, voluti dalla popolazione di Procida nel 1854 per ringraziare la Vergine del miracolo di aver liberato Procida dalla peste. Subito dopo un giro presso Torre Murata, dove si trova Palazzo D’Avalos, un tempo carcere che rinchiudeva ergastoli e diversi delinquenti e il monastero di Santa Margherita, acquisito a patrimonio comunale dal demanio. Una chicca per concludere il vostro tour prima di rimettervi in barca e ritornare a casa? Una passeggiata per Marina Grande o chiamata dai Procidani “Sent’Co”, dove si trovano deliziosi negozi di artigianato, diversi ristorantini dove poter gustare dell’ottimo pesce appena pescato o rinfrescarsi in un bar tipico del posto. Io ho tappa obbligatoria presso il Caffè Roma, dove mi sono gustata una crema di caffè accompagnata da un Babà (rigorosamente al Rum!) e una Lingua, dolce tipico di Procida a base di pasta sfoglia ripiena di crema e ricoperta di zucchero.
Vi lascio una lunga galleria di immagini perchè troppo indecisa su quali scegliere da pubblicare. Procida è meravigliosa in ogni suo angolo, e spero che da queste foto riesco a convincere qualcuno di voi a visitarla al più presto!
LEANDRA MYRIAM, thanks a lot for the article post.Much thanks again. Fantastic.