1966. Il Superstudio viene inaugurato da un duo di Architetti neolaureati di Firenze. Adolfo Natalini e Cristiano Toraldo di Francia, a cui successivamente si aggiunsero Roberto e Alessandro Magris, Gianpiero Frassinelli ed Alessandro Poli. Furono gli esponenti dell’Architettura Radicale, che ancora oggi è argomento di grande interesse, contenendo temi come “Il Monumento Continuo” e “La Supersuperficie”
Sono gli anni ’60, epoca della superarchitettura, della superproduzione, del superconsumo, della superinduzione al superconsumo, del supermarket, del superman e della benzina super.
Oggi festeggiano 50 anni di successi e di progetti orientati attraverso la dimostrazione di possibilità e limiti dell’architettura, intesa come strumento della società.
“…se il design è soltanto uno strumento per indurre al consumo, dobbiamo ripudiare il design; se l’architettura è solamente una codifica del modello borghese della proprietà, dobbiamo ripudiare l’architettura; se l’architettura e l’urbanistica non sono altro che la formalizzazione delle ingiuste divisioni sociali presenti, dobbiamo ripudiare l’urbanistica e le sue città…finchè con il design non si punterà a soddisfare le necessità primarie. Fino ad allora, il design deve scomparire. Possiamo vivere senza architettura…”.
Monumento Continuo (1969)